martedì 24 luglio 2012

VERIFICA DELL'ORGANIZZAZIONE DELLA PREVENZIONE DEI REATI A RAVENNA

All'attenzione
  • del Ministro dell'Interno
e p.c.
  • Procuratore Capo presso il Tribunale di Ravenna

Ore 15.30 circa, stavo riposando dopo aver lavorato fino alle 05.00 per lavare l'attrezzatura di spiaggia impolverata dalla burrasca di ieri. Vengo svegliato perchè c'è stato un furto in spiaggia. Di corsa mi dirigo nel parco pubblico, e raggiungo immediatamente mio figlio che aveva già bloccato il ladro, un giovane extracomunitario che la mattina, sembra aver commesso lo stesso gesto in un altro stabilimento balneare di Punta Marina Terme (Ra). Lo prendo in consegna, ne segue un piccolo tafferuglio, specie dopo l'arrivo di un altro connazionale che se l'era presa per come veniva trattenuto il ladro. Poco dopo sono arrivate le pattuglie del 113 per l'arresto. Il ladro era una persona già vista vagare da tempo per il paese e per la spiaggia, unitamente a molti altri.
Anche quest'anno ho inviato alcuni comunicati stampa, per denunciare la presenza continua di persone senza fissa dimora o meno, in paese, nelle pinete adiacenti l'arenile demaniale, in spiaggia, all'ex "Ustarì d'la Rumagna", ecc, sia per testimonianza diretta che attraverso numerose segnalazioni di cittadini ed operatori turistici, invocando controlli serrati per permettere a noi residenti e turisti, di poter vivere in tranquillità. Può sembrare un parola forte, ma specie per chi vive in spiaggia 24 ore al giorno e in alcune zone calde di Ravenna, e non preferisce chiudere gli occhi aspettando un ulteriore peggioramento della situazione, di fronte all'ennesimo anno di "stato d'assedio", si sperava di leggere notizie quali l'intensificazione straordinaria dei controlli nei luoghi sopra elencati, continui arresti, battute frequenti nei luoghi dove dimorano abusivamente (ex Villaggio Residenziale ANIC, Ustarì d'la Rumagna, pinete, immobili abbandonati, ecc), sia contro clandestini che nullafacenti, spesso pluripregiudicati.
Risultato? Lo stesso dello scorso anno.....
Pinete (spesso dimora ben visibile di questi soggetti), stradelli retrodunali e paesi, molto frequentati  specie da extracomunitari, che rubano di tutto (per sciogliere ogni dubbio chiedere informazioni a carabinieri e polizia di stato), spacciano, ecc;
furti a ripetizione (specie di notte in occasione di eventi organizzati negli stabilimenti balneari), cellulari, soldi, materiale elettronico, aggressioni, spaccio, furti di decine a decine di biciclette anche dall'interno di abitazioni private, ecc..
Chi cerca di fare il suo dovere di cittadino o di riappropiarsi dei suoi averi, rischia lesioni, forse una coltellata, da persone che non hanno nulla da perdere e che per il momento sono incredibilmente liberi di offendere il prossimo in qualsiasi modo. Un elemento di rischio in più lo corrono anche i gestori di stabilimenti balneari, perchè dopo aver fatto il loro dovere di cittadini, possono rischiare seri danni all'attrezzatura esposta all'aerto e alla mercè di chiunque. Credo che i cittadini abbiano il diritto di ricevere risposte, specie quando ci si trova di fronte a gravi probelmi  di ordine pubblico e di poter vivere in tranquillità.

A questo punto,
visto quanto sopra;
visto le mancate risposte alle mie richieste di chiarimento dai rappresentanti delle forze dell'ordine e delle istituzioni locali;
visto il persistere di questi gravi problemi, che continuano a rimanere praticamente irrisolti, ed a ledere in particolar modo l'immagine delle nostre località turistiche frequentate in prevalenza da famiglie,

chiedo a Lei Ministro Cancellieri ed a Lei Procuratore Capo di Ravenna, Dott. Roberto Mescolini, di poter intervenire, al fine di capire se a Ravenna l'organizzazione della prevenzione dei reati sia organizzata al meglio, oppure ci siano dei problemi, e in questo caso di porvi rimedio quanto prima.
Fiducioso in un Vostro intervento, spero celere, rimango a disposizione per qualsiasi necessità.


Cordiali saluti.

Luca Rosetti - Lista del Mare Ravenna

338.7023848